Certificazione Gost Antincendio Russa

Il Certificato Antincendio Russo o Certificato di sicurezza antincendio per la Russia (In russo Пожарный Сертификат) è un documento che certifica di fatto la conformità del/dei vostri prodotti alla normativa russa per la sicurezza antincendio e che quindi consente la marcatura EAC dei medesimi.

Certificazione Russa Gost Antincendio

Tale certificazione rientra tra le normative delle certificazioni nazionali che dal 2020 sono state, almeno in parte, superate nella sua applicazione dall’entrata in vigore del Regolamento Tecnico EAC 043 e la relativa Certificazione Antincendio EAC “Sui requisiti per la sicurezza antincendio e le attrezzature antincendio ” che norma i prodotti antincendio, i loro requisiti per l’ottenimento della conformità EAC nonché la loro circolazione all’interno della comunità economica e doganale euroasiatica.

Certificazione Antincendio EAC 043

Le certificazioni di conformità di tipo nazionale rilasciate prima dell’entrata in vigore del regolamento tecnico 043 saranno valide fino al 01/07/2021 anche se la scadenza indicata nel certificato fosse successiva a tale data. I prodotti che in precedenza erano esclusi da certificazione obbligatoria nei vari stati membri e che con l’entrata in vigore dell’EAC 043 lo sono diventati possono essere immessi sul mercato eurasiatico in assenza delle certificazioni di conformità entro e non oltre al 01/01/2021.

Gost R Russia

Legge Federale N.° 123

La certificazione antincendio Russa invece in tutti quei casi in cui i prodotti non rientrino tra quelli normati dal nuovo regolamento tecnico dell’unione doganale 043 (vedasi ad esempio le norme di progettazione e realizzazione degli edifici) fa riferimento alle singole disposizioni e normative nazionali che nel caso della Federazione Russa è la Legge Federale N.° 123 FZ del 22.07.2008

Rientrante anch’esso nella grande famiglia delle certificazioni conosciute dai più come Gost, tale certificazione si sostanzia ad un iter simile alle altre certificazioni Gost per l’ottenimento; prove di laboratorio e delle regole tecniche atte a controllare la possibilità di propagazione e contenimento del fuoco in determinati materiali, analisi del produttore e della sua capacità di mantenere inalterata se non in maniera migliorativa, la qualità della produzione nel tempo etc.etc.

Sicurezza antincendio – Materiali da Costruzione

La legge federale del 22 luglio 2008. N. 123-FZ “Regolamento tecnico sui requisiti di sicurezza antincendio” (di seguito denominato Regolamento tecnico 123-FZ) è la legge federale che definisce le disposizioni di base nel campo della sicurezza antincendio e stabilisce i requisiti generali di sicurezza per gli oggetti di protezione (prodotti), compresi gli edifici, le strutture e gli impianti di produzione. Di particolare interesse, risulta l’analisi di quanto scritto al paragrafo 3 di suddetta legge federale, paragrafo in cui si stabiliscono i requisiti di sicurezza per le sostanze e i materiali. L’articolo 13 di questo paragrafo, in particolare, si focalizza sui materiali da costruzione (inclusi i materiali tessili) e stabilisce in maniera precisa una serie di indicatori, atti ad una classificazione del rischio di incendio dei suddetti materiali oggetti di analisi nel presente articolo. Questa classificazione si basa sulle proprietà dei materiali, in relazione alla loro “predisposizione” (o avversione) alla formazione di quelli che vengono definiti come “rischi di incendio”. Il protocollo relativo all’analisi del rischio di incendio dei materiali da costruzione, viene redatta sulla base dello studio di 5 indicatori tecnici:

  1. Combustibilità (горючесть) – Definibile come la capacità del materiale di sviluppare la combustione;
  2. Infiammabilità (воспламеняемость) – Definibile come la capacità del materiale di infiammarsi;
  3. Velocità di propagazione fiamma (способность распространения пламени по поверхности) – Definibile come la capacità di diffondere la fiamma sulla propria superficie; 4) Capacità di fumo (дымообразующая способность) – Definibile come la capacità di generare fumo durante la combustione;
  4. Tossicità (токсичность) – Definibile come la capacità di generare dei prodotti tossici durante la combustione.

Queste cinque proprietà del materiale, vengono analizzate dal laboratorio di prova mediante specifici test sul prodotto. In base ai risultati ottenuti, le proprietà del materiale vengono poi classificate affiancando alla lettera russa, indicante la proprietà testata, un numero: ГХ, ВХ, РПX, ДХ e ТХ, dove la X sarà sostituita, appunto, da un preciso valore numerico. Le dimensioni dei campioni di prodotto vengono indicate all’interno delle normative specifiche, elencate internamente alla legge federale 123-FZ. Precisamente si avrà la ГОСТ 30244-94 per la combustibilità, la ГОСТ 30402-96 per l’infiammabilità e la ГОСТ 12.1.044-89 per propagazione fiamma, capacità di fumo e tossicità. Sulla base dei risultati ottenuti ed in relazione ai “codici” identificativi del risultato dei test (per ciascun parametro), si potrà “riassumere” quanto ottenuto mediante un indicatore riassuntivo, definito come “Classe del materiale” (in russo “Классы Материалов”, sigla identificativa KM). Questo “riassunto”, sarà identificato dalla sigla КМX con un valore numerico da 0 sino a 5 a sostituire la X, a seconda del risultato ottenuto per i vari test. Al termine dell’analisi dettagliata per ciascun parametro, vedremo la tabella riassuntiva in cui, in alto, comparirà il codice finale KM Passando dunque all’analisi, in dettaglio, degli indicatori di classificazione:

1) COMBUSTIBILITA’ (in russo Горючесть – Sigla identificativa Г) Per la combustibilità, i materiali da costruzione sono inizialmente suddivisi in combustibili (Г) e non combustibili (НГ).

Non sono considerati combustibili (НГ) quando, in fase di test, rispettano tutti i seguenti risultati:

a) Variazione di temperatura – non superiore a 50° C

b) Perdita di peso – non più del 50%

c) Durata della combustione stabile della fiamma – non più di 10 secondi.

Un qualsiasi materiale che NON soddisfa anche solo uno dei parametri specificati, viene classificato automaticamente come materiale combustibile (Г).

I materiali da costruzione classificati come “combustibili” (Г) risulteranno poi suddivisi” in gruppi, a seconda dei risultati ottenuti durante i test, con l’affiancamento alla lettera Г del valore numerico di riferimento:

  • Materiale leggermente combustibile (Г1): Temperatura dei fumi non superiore a 135 ºС; Grado di danneggiamento lungo la lunghezza del campione non è superiore al 65%; Grado di danneggiamento della massa del campione di prova non oltre il 20%; Durata dell’autocombustione è di 0 secondi;
  • Materiale moderatamente combustibile (Г2): Temperatura dei fumi non superiore a 235 ºС; Grado di danneggiamento lungo la lunghezza del campione di prova non è superiore all’85%; Grado di danneggiamento della massa del campione di prova non oltre il 50%; Durata dell’auto-combustione non è superiore a 30 secondi;
  • Materiale normalmente combustibile (Г3): Temperatura dei fumi non superiore a 450°C; Grado di danneggiamento lungo la lunghezza del campione di prova è superiore all’85%; Grado di danneggiamento della massa del campione di prova non è superiore del 50%; Durata dell’autocombustione non è superiore a 300 secondi;
  • Materiale altamente combustibile (Г4): Temperatura dei fumi superiore a 450 ºС; Grado di danneggiamento lungo la lunghezza del campione di prova è superiore all’85% Grado di danneggiamento della massa del campione di prova è superiore a 50 % Durata dell’autocombustione è superiore a 300 secondi.

In aggiunta a quanto sopra indicato, per i materiali appartenenti ai gruppi di infiammabilità Г1, Г2, Г3, non è consentita la formazione di gocce di fusione in fiamme durante i test. Per i materiali da costruzione classificati come non combustibili (HГ), altri indicatori di pericolo di incendio non sono determinati e non sono, dunque, standardizzati.

2) INFIAMMABILITÀ (in russo воспламеняемость – Sigla identificativa B)

In termini di infiammabilità, i materiali da costruzione combustibili, a seconda del valore di quella che si definisce come “densità superficiale critica del flusso di calore” (unità di misura kW/m2), vengono suddivisi in 3 gruppi: B1, B2 e B3; All’aumentare del valore numerico relativo alla densità superficiale del flusso di calore, il materiale risulterà sempre meno infiammabile mentre, al contrario, al diminuire del valore il prodotto risulta maggiormente infiammabile. Questo perché il rapporto di densità (kW/m2) indica quanta potenza (kW) serve per infiammare un’area unitaria (m2) di prodotto. Appare dunque evidente che mantenendo il denominatore costante, il diminuire del rapporto, porterebbe ad avere un numeratore minore e, dunque, ad aver bisogno di meno potenza per bruciare la medesima quantità di superficie unitaria.

In base ai valori ottenuti in fase di test, i materiali saranno suddivisi nei seguenti tre gruppi:

  • Materiale difficilmente infiammabile (B1): Avente una densità del flusso termico superficiale critico superiore a 35 kW/m2;
  • Materiale moderatamente infiammabile (B2): Avente una densità del flusso termico superficiale critico di almeno 20 kW / m2, ma non superiore a 35 kW / m2;
  • Materiale infiammabile (B3): Avente una densità di flusso termico superficiale critico inferiore a 20 kW / m2;

3) PROPAGAZIONE DI FIAMMA (in russo распространения пламени– Sigla identificativa РП) I materiali da costruzione combustibili vengono suddivisi relativamente alla velocità di propagazione di fiamma, a seconda del valore della densità superficiale critica del flusso di calore (kW / m2) Si tratta, dunque, della medesima grandezza fisica utilizzata per la valutazione dell’infiammabilità e, per tale ragione, valgono le medesime considerazioni fatte sull’analisi della grandezza fisica in esame. La suddivisione verte su 4 gruppi:

  • Materiale non propagante (РП1) Avente una densità del flusso termico superficiale critico superiore a 11 kW/m2;
  • Materiale debolmente propagante (РП2) Avente una densità del flusso termico superficiale critico di almeno 8 kW/m2 ma non superiore a 11 kW/m2;
  • Materiale moderatamente propagante (РП3) Avente una densità del flusso termico superficiale critico di almeno 5 kW/m2, ma non superiore a 8 kW/m2;
  • Materiale altamente propagante (РП4) Avente una densità di flusso termico superficiale critico inferiore a 5 kW/m2.

4) CAPACITÀ DI FUMO (in russo дымообразующая способность – sigla identificativa Д) In base alla loro capacità di generare fumo, i materiali da costruzione combustibili, a seconda del valore del coefficiente di produzione di fumo, vengono suddivisi nei seguenti gruppi:

Materiali con bassa capacità di fumo (Д1) Materiali con un coefficiente di produzione di fumo inferiore a 50 m2/kg;

Materiali con moderata capacità di fumo (Д2) Materiali con un coefficiente di produzione di fumo di almeno 50, ma non superiore a 500 m2/kg;

Materiali con elevata capacità di fumo (Д3) Materiali con un coefficiente di produzione di fumo superiore a 500 m2 / kg.

5) TOSSICITA’ (in russo токсичность – sigla identificativa Т)

  • Basso rischio di tossicità (T1);
  • Moderato rischio di tossicità (T2);
  • Alto rischio di tossicità (T3);
  • Estremo rischio di tossicità (T4).

Di seguito, la tabella riassuntiva dei parametri sopra descritti in dettaglio:

Proprietà di rischio di incendio Classi di pericolo di incendio (KM) dei materiali da costruzione, a seconda dei gruppi
KM0 KM1 KM2 KM3 KM4 KM5
Combustibilità НГ Г1 Г2 Г3 Г4 Г5
Infiammabilità B1 B2 B2   B2 B3
Fumo  Д2 Д2 Д3  Д3 Д3 
Tossicità T2 T2  T2 T3 T4
Propagazione Fiamma  РП1 РП1 РП2 РП2  РП4

Come si può notare, alcuni indicatori non vengono inseriti nella tabella (esempio: Д1). Inoltre, tutti gli indicatori vengono valutati e considerati nell’analisi globale dei materiali di costruzione. In base alla tipologia di prodotto alcuni vengono considerati mentre altri no.

A tal proposito, interviene la tabella 27 dell’allegato 1 della legge federale 123-FZ, qui di seguito riportata:

Scopo d’uso dei materiali da costruzione

L’elenco degli indicatori necessari a seconda dello scopo dei materiali da costruzione

 Combustibilità Propagazione Fiamma  Infiammabilità  Capacità di Fumo Tossicità
Materiali per la finitura di pareti e soffitti, compresi i rivestimenti di pitture, smalti, vernici + + + +
Materiali di rivestimento del pavimento, compresi i tappeti + + + +
Materiali di copertura + + +
Materiali impermeabilizzanti e impermeabili al vapore con spessore superiore a 0,2 millimetri + +
Materiali
isolanti
 + + + +

Certificazione Gost Volontaria

Come quasi tutte le certificazioni Gost anche quella antincendio si suddivide in obbligatoria (ormai quasi tutte riferite all’edilizia) oppure volontaria (Приказ от 8 июля 2002 г. N 320) ma in entrambi i casi la procedura per l’ottenimento non si differenzia di molto

La prassi certificativa consiste nel fornire e depositare taluni documenti come procedura iniziale che sono identici per tutte le categorie e nello specifico:

  • Specifiche dei prodotti;
  • Campo di applicazione;
  • Modulo di registrazione o Application Form
  • Copia CCIAA dell’azienda
  • Documentazione tecnica delle merci (disegni, descrizione ed eventualmente metodologia costruttiva)
  • Passaporto Tecnico

Dopo la richiesta e l’inoltro dei documenti da parte di soggetti autorizzati, viene effettuata una verifica inizialmente documentale e laddove previsto, e comunque a insidacabile giudizio dell’organo ministeriale competente , saranno richiesti campioni per specifiche prove tecniche cosi come potranno essere richiesti ulteriori documenti e al termine del quale avverrà il rilascio del certificato di conformità antincendio.

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