Il Permesso d’uso Rostekhnadzor

Può capitare che a fronte di due contratti di fornitura verso clienti russi, magari con lo stesso macchinario, l’azienda italiana si trovi nella condizione in qui per uno di questi venga richiesto oltre che la certificazione usuale anche la certificazione RTN ovvero “Permit to use Rostekhnadzor Russia”

GGTN (ГГТН)

La logica della richiesta di tale documento (Permit To Use) sta nel fatto che, secondo la vigente legislazione della Federazione Russa, i  materiali potenzialmente pericolosi quali ad esempio gli apparecchi a pressione, caldaie, dispositivi di sollevamento,tutto ciò che viene impiegato nell’industria mineraria del petrolio o del gas,  necessita del permesso RTN (Federal Service for Technical Compliance, Environmental and Nuclear Supervision) ex Gosgortechnadzor (GGTN) il tutto logicamente, in aggiunta al certificato o alla dichiarazione di conformità alla/alle normativa EAC afferente/i.

Tale documento sarà rilasciato sulla base di una accurata indagine documentale e, spesso, ispettiva da parte di ingegneri esperti autorizzati dal Rostekhnadzor al fine di accertare  la conformità dell’impianto o del macchinario ai requisiti delle norme e documenti normativi per la sicurezza in ambienti potenzialmente pericolosi nella federazione Russa.

Rostekhnadzor (RTN Russia)

Il permesso d’uso RTN conosciuto fino al 2004 come GGTN o Gosgortekhnadzor, è passato dal 2005 sotto il controllo dell’Amministrazione Federale Russa con il corrispettivo cambio della denominazione in RTN Russia  crasi appunto della parola Rostekhnadzor.

Il fondamento giuridico recentemente (almeno in parte ) è stato modicato dalla introduzione della certificazione TR per le regole tecniche che ha snellito i casi e gli ambiti di applicazione tant’è che con circolare del Rostekhnadzor n. 00-02-05/2765 del 01/11/2011 ha precisato che alcuni prodotti che hanno ottenuto la certificazione TR non necessitano di ulteriore certificazione d’uso RTN.

Permit To Use campi di Applicazione

Campi principali per cui è quasi sempre richiesta l’approvazione RTN:

  • Valvole e prodotti simili usati nell’industria petrolifera, raffinerie e nei sistemi del gas
  • Ascensori e montacarichi, scale mobili.
  • Gru per costruzioni ed industriali, elevatori
  • Compressori del gas e dell’aria,
  • Recipienti a pressione
  • Tutti i sistemi che contengono, producono e trasportano il vapore caldo
  • Apparecchiature elettromeccaniche per cui sono richieste i certificati Ex-Proof (ATEX)
  • Serbatoi o impianti di combustibile e del gas liquido o altri materiali infiammabili ed esplosivi
  • Generatori di calore (caldaie) a gas / gasolio, impianti con temperature elevate
  • Processi pericolosi come la saldatura e le sue relative attrezzature
  • Apparecchiature usate nell’industria petrolifera, nelle raffinerie
  • Apparecchiature usate nell’Industria mineraria e processi sotterranei
  • Processi di fusione e formatura dei metalli.

Funzione del Permesso Rostekhnadzor

La fragilità e l’inadeguatezza delle attrezzature tecniche utilizzate nell’ambito della gestione e della lavorazione di elementi come ad esempio, petrolio e gas sono la causa più comune di incidenti in tutto il territorio della Federazione Russa. Al fine di limitare i rischi e il ripersi di tali incidenti tutte le apparecchiature destinate in ambienti complessi e/o pericolosi devono essere oggetto di controllo di conformità obbligatoria ai requisiti di sicurezza definita dalla normativa russa “sulla sicurezza delle macchine e attrezzature” tale conformità viene attestata con il rilascio di un certificato ovvero in alcuni casi da una dichiarazione di conformità.

Tale certificato indica al compratore che l’apparecchiatura è conforme alle norme di sicurezza, fornendo allo stesso una garanzia sia formale che giuridica di acquistare un prodotto la cui validità è stata confermata da prove di laboratorio che ne hanno accertato la conformità.   Ma , nella realtà quotidiana, non tutti i certificati forniscono realmente tale garanzia;

il mercato russo è pieno di aziende “off road” che sono pronte a rilasciarVi un mucchio di carta inutile e, molto spesso, a causa della mancanza di veri esperti competenti all’interno di un’organizzazione, i certificati vengono rilasciati in aperta violazione delle leggi e dei regolamenti di certificazione.  Ogni tanto, inoltre, il produttore (in buona fede) ha la sgradita sorpresa di trovarsi di fronte ad un certificato falsificato. Si troverà di fronte magari ad un’agenzia che ha “aggiustato” il certificato ed in quel caso il suo denaro o presunto risparmio si tradurrà in un boomerang per la sua azienda ed i suoi prodotti con la quasi impossibilità di ottenere un benché minimo risarcimento.

Si ricorda che in caso di sinistro le sanzioni per il rilascio dei certificati falsi sono irrisorie mentre l’azienda che vende tali attrezzature ,pur essendo magari in buona fede, si vedrà confiscati i prodotti non solo quelli magari oggetto del sinistro ma tutti quelli presenti nel territorio della Federazione Russa.

Vi ricordiamo che ogni agenzia autorizzata al rilascio dei certificati ha un proprio campo di accreditamento e dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) operare solo nel proprio campo di accreditamento ed ogni esperto può firmare solo i certificati conformi con il suo livello di accreditamento. Se l’esportatore si accorge che il certificato non è valido o non è emesso in maniera corretta essa dovrà rivolgersi ad una autorità competente che provvederà alla correzione ed alla sostituzione del certificato con buona pace per tutti.

Alcune regole da tener ben presenti al fine di verificare la competenza:

Prima di tutto, è importante eseguire controlli sulla ente di certificazione. Tutte le agenzie accreditate si trovano su un apposito registro ed elencate per campo di autorizzazione e di accreditamento.

Il secondo fattore importante è la presenza nell’agenzia di esperti in vari settori industriali.

Ogni agenzia, inoltre, ha l’obbligo di mantenere l’archivio dei certificati rilasciati per cinque anni, che deve includere non solo una copia del documento, ma anche tutta la documentazione richiesta certificatore.

Per le apparecchiature potenzialmente pericolose utilizzate appunto magari nel settore petrolifero l’azienda deve ottenere un permesso di utilizzo da parte del Rostekhnadzor.
Un esperto del vostro settore redigerà un iter certificativo indicativo ad hoc per la vostra attrezzatura ed in base a dove essa verrà utilizzata (ecco perché sono indispensabili il layout definitivo del macchinario ed il luogo di applicazione); In base a tale “calendario”, se pur approssimativo, di certificazione che includerà le prove ed il tempo necessario per la realizzazione della certificazione secondo quanto disposto dalla normativa sulle “Regole per l’utilizzo di attrezzature tecniche” nonchè “Regole per l’esame della sicurezza industriale,” PB 03-246-98 e “Rostekhnadzor il regolamento amministrativo per l’attuazione Stato della sua funzione di rilascio delle autorizzazioni per l’utilizzo di particolari attrezzature tecniche a HIF ”

Secondo la procedura legislativamente corretta il tecnico redigerà in base alla propria esperienza ed alle prove sostenute una dichiarazione con un suo parere (tale iter è sempre effettuato solo da organismi autorizzati dal Rostekhnadzor che nomina gli esperti per l’esame della sicurezza industriale.  La procedura è piuttosto lunga, si dovrebbe comprendere che un errore a qualsiasi passo aumenta la durata complessiva di ottenere il permesso. La Federazione Russa e gli organi competenti hanno notevolmente intensificato il controllo su tutti gli impianti in strutture pericolose.

Le multe per tali violazioni sono state dal 1 gennaio 2012 decuplicate in modo ad costituire un notevole deterrente per le aziende (si va da 25.000 a 250.000 euro ed una sospensione amministrativa di 180gg).  Se la violazione delle norme di sicurezza o le condizioni di ottenimento della licenza ha causato la morte di persone per negligenza, allora è punibile con la reclusione fino a sette anni, con la squalifica di tenere alcuni uffici o certa pratica attività per un massimo di tre anni o più (Parte 1, art. 216 del codice penale RF).

La scelta dell’agenzia di certificazione deve essere affrontata con grande cura. Molta attenzione dovrebbe essere data alla specializzazione dell’agenzia di certificazione dalle competenze dello staff dalle referenze e dall’esperienza degli esperti.

La corretta scelta del ente di certificazione e della sua competenza garantisce il cliente e lo protegge (sia esso produttore, fornitore o utilizzatore) da costi imprevisti e perdite di tempo. Inoltre, ogni documento (certificato, dichiarazione, permesso di uso, ecc) comporta la responsabilità del proprietario del documento e la sicurezza delle attrezzature.

Contenuti

Contattaci

Approfondimenti

Condividi: