Certificazione EAC CU-TR 010 Schema 5D

Regolamento tecnico TR CU 010/2011 – Schema 5D Analisi del concetto di ”OПО” – impianto di produzione pericoloso. Definizione, termini e applicabilità dello schema certificativo 5d in relazione al rilascio della dichiarazione o certificazione EAC 010.

Come discusso in una precedente analisi, per l’emissione del documento di conformità secondo regolamento TR CU 010/2011, sia che esso sia emesso come dichiarazione che di certificazione (la tipologia sarà da valutare in base agli allegati 3 e 4 del regolamento tecnico), risulta necessario capire quale schema procedurale (“schema certificativo\dichiarativo”) vada seguito.
Lo schema senza dubbio più “particolare” e complesso, non solo a livello economico ma soprattutto  a livello procedurale, è lo schema 5Д.
Esponiamo alcuni concetti base:
Lo schema 5Д si può applicare in due distinte situazioni:
1)  I macchinari\attrezzature sono usati in applicazioni industriali pericolose (cioè quelle industrie che vengono definite in russo “ОПО”, acronimo di Опасный Производственный Объект) e per cui il cliente finale, solitamente, avrà necessità del “Разрешение Ростехнадзор” (tradotto: Permesso Rosteknadzor);
2)  Nel caso in cui è impossibile effettuare prove e test report per i prodotti per i quali deve essere rilasciato il certificato o la dichiarazione EAC prima della loro installazione nel luogo di destinazione (Generalmente tale problema è quasi sempre legato alla complessità strutturale o all’ ingombro elevato).

Mentre nel caso 2 la problematica appare chiara ed evidente (si pensi ad esempio alla necessità di dichiarare conforme un trasformatore destinato ad ambiente sicuro, che avrà ingombri di diversi metri e una massa\peso “notevole”)  la questione relativa al punto 1 diventa più complessa.
Risulta dunque fondamentale definire cosa si intende con “Опасный Производственный Объект” (impianti di produzione pericoloso”).

Si definisce impianto di produzione pericoloso (da qui in poi “ОПО”, in italiano “OPO”) un qualsiasi impianto di produzione soggetto ad un alto rischio di incidenti o altre varie tipologie di incidenti (o emergenze).
Gli impianti e/o i siti produttivi  ОПО sono soggetti a registrazione in un registro statale, come da legge federale 226-ФЗ mentre le diverse tipologie di ОПО sono elencate nell’allegato 1 della legge federale 116-ФЗ del 29.07.2018.

Nello specifico, sono considerati impianti di produzione pericolosi tutte le imprese, le sue officine, i siti o altre strutture di produzione sul suo territorio, dove:

1) vengono ottenute, utilizzate, trasformate, formate, immagazzinate, trasportate, distrutte sostanze pericolose dei seguenti tipi:

1a) sostanze o gas infiammabili, che diventano infiammabili a pressione atmosferica (1atm) o in una miscela con aria, e il cui punto di ebollizione a pressione atmosferica sia di 20 ° C o inferiore;

1b) sostanze ossidanti: sostanze che possono causare combustione, provocare accensione e (o) contribuire all’accensione di altre sostanze a seguito di reazione esotermica (cioè reazione in cui fuoriesce calore) di tipo redox (cioè reazioni ossido-riduttive);

1c) sostanze combustibili – liquidi, gas, in grado di auto-bruciare, così come di bruciare dalla fonte di accensione e auto-bruciare dopo la sua rimozione;

1d) sostanze esplosive – sostanze che, sotto certi tipi di agenti esterni, sono in grado di “trasformare” molto rapidamente l’auto-propagazione chimica con il rilascio di calore e la formazione di gas;

1e) sostanze tossiche – sostanze che possono provocare la morte se esposte a organismi viventi e aventi le seguenti caratteristiche:

-la dose media letale, somministrata allo stomaco, va da 15 mg/Kg a 200 mg/Kg (inclusi);

-la dose letale media, applicata sulla pelle, va da 50 mg/Kg a 400 mg/Kg (inclusi);

-la concentrazione letale media, nell’aria, va da 0,5 mg/l a 2 mg/l (inclusi);

f) sostanze altamente tossiche – sostanze che possono provocare la morte se esposte a organismi viventi e aventi le seguenti caratteristiche:

– la dose media letale, somministrata allo stomaco, non supera i 15 mg/Kg;

-la dose media letale, applicata sulla pelle , non supera i 50 mg/Kg;

-la concentrazione letale media nell’aria non è superiore a 0,5 mg/l;

g) sostanze pericolose per l’ambiente – sostanze caratterizzate, nell’ambiente acquatico, dai seguenti indicatori di tossicità acuta:

-la dose media letale per esposizione per inalazione ai pesci per 96 ore non supera i 10 mg/l

-la concentrazione media di veleno che provoca un certo effetto se esposto alla Daphnia per 48 ore, non più di 10 mg/l;

-la concentrazione inibitoria media se esposta alle alghe per 72 ore non supera i 10 mg/l

2) vengono utilizzate apparecchiature che funzionano a una pressione superiore a 0,07 MPa utilizzando:

a) vapore, gas (sia allo stato gassoso che liquefatto);

b) acqua ad una temperatura superiore a 115 ° C;

C) altri liquidi a una temperatura superiore al loro punto di ebollizione e ad una sovrapressione di 0,07 MPa;

3) vengono utilizzati meccanismi di sollevamento installati in modo permanente (ad eccezione di ascensori, piattaforme di sollevamento per disabili), scale mobili per metropolitana, funivie, funicolari;

4) avviene la fusione di metalli ferrosi e non ferrosi, le leghe a base di queste fusioni sono ottenute, trasportate e utilizzate utilizzando apparecchiature progettate per una quantità massima di fusione di almeno 500 Kg;

5) vengono eseguite operazioni di estrazione (ad eccezione dell’estrazione di minerali comuni e dello sviluppo di depositi alluvionali di minerali effettuati in modo aperto senza l’uso di sabbiatura), lavori di arricchimento dei minerali;

6) viene effettuato lo stoccaggio o la lavorazione di materie prime vegetali, durante le quali si formano miscele esplosive polvere-aria che possono infiammarsi, accendersi dalla fonte di accensione e bruciare indipendentemente dopo la sua rimozione, così come lo stoccaggio di grano, prodotti della sua lavorazione e nutrire materie prime soggette all’auto-riscaldamento e alla combustione spontanea.

Da notare che gli impianti di produzione pericolosi non comprendono gli impianti di rete elettrica.

Insieme all’analisi delle tipologie di ОПО risulta molto importante il concetto di “classe di rischio” (in russo “Kласса опасности”).
Gli impianti di produzione pericolosi, a seconda del livello di rischio potenziale di incidenti, sono suddivisi in quattro classi di pericolo, secondo i criteri specificati nell’allegato 2 della legge federale 116-ФЗ:

Classe di pericolo I – ОПО a rischio estremamente elevato;
Esempio: deposito di armi chimiche pericolose, strutture destinate alla distruzione di armi chimiche e strutture di produzione di chimica definibile “speciale”;

Classe di pericolo II – ОПО ad alto rischio;
Esempio: impianti per la perforazione e la produzione di petrolio, gas e condensa con emissioni di prodotti aventi contenuto di H₂S (idrogeno solforato) superiore al 6% del volume di tali prodotti;

Classe di pericolo III – ОПО a medio rischio;
Esempio: stazioni di distribuzione, reti di distribuzione e reti di consumo del gas, progettati per trasportare gas naturale in pressione superiore a 0,005 MPa fino a 1,2 Mpa inclusi, o GPL sottopressione superiore a 0,005 MPa fino a 1,6 MPa inclusi.

Classe di pericolo IV – ОПО a basso rischio;
Esempio: Impianti di estrazione in cui è in corso l’estrazione a cielo aperto, e in cui il volume di estrazione è inferiore a 100 mila m3/anno.

E’ dunque evidente che la classe di rischio risulta essere un indice noto a priori, che deve essere stabilito in fase di registrazione dell’impresa.

Per evitare spiacevoli “incomprensioni” con il  cliente, in fase di elaborazione ordine\ottenimento conformità, consigliamo sempre di chiedere la destinazione d’uso e richiedere specificatamente se si tratta di un ОПО

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